Siamo nel 1970, il delitto Casati Stampa fa scalpore: Anna viene fotografata dal marito mentre ha un rapporto con i suoi amanti.
Si tratta di uno dei casi che fece più scalpore durante gli anni Settanta, che aveva come oggetto l’omicidio di Anna Fallarino. Il 30 agosto del 1970, il marchese Camillo Casati Stampa tolse la vita a sua moglie Anna Fallarino ed al suo amante, Massimo Minorenti.
Una sera d’estate, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, un nobile milanese, uccise sua moglie ed il suo giovane amante. Dopo, si puntò contro l’arma e si tolse la vita. Si trattava di un caso di omicidio suicidio.
La storia tra Anna e Camillo
Il caso di cronaca nera suscitò scalpore nell’opinione pubblica, sia per l’estrazione nobiliare della famiglia coinvolta nello scandalo che per i retroscena a luci rosse della vicenda. Camillo e Anna erano amanti. Lui era sposato con una ballerina, ma la passione tra i due era tale che chiese l’annullamento del suo matrimonio. Ma Camillo aveva uno scabroso segreto: gli piaceva condividere la sua compagna con altri uomini, da lui scelti e pagati. Poi restava ad osservare durante l’atto, in cui scattava fotografie che conservava in un album.
Per Camillo il sesso con altri uomini non era un problema: l’importante era che la sua amata non provasse sentimenti per quest’ultimi. Ma la situazione di lì a poco sfuggì di mano alla coppia, quando Anna iniziò a provare sentimenti per uno dei suoi amanti.
I due si incontravano di nascosto ed Anna stava pensando di lasciare il ricco Camillo per scappare con il suo nuovo amante. Ma una sera d’estate, scoperto il misfatto, Camillo decise di togliere la vita alla sua Anna ed al suo giovane amante, per poi suicidarsi.
Le sue parole: “Muoio perché non posso sopportare il tuo amore per un altro uomo. Quel che faccio lo devo fare. Perdonami. E qualche volta vienimi a trovare”. Prima sparò alla moglie, poi al suo amante. Infine utilizzò il sesto colpo che aveva per togliersi la vita.